DREI: «STANDO ALLE CIFRE I LUGHESI NON APPREZZANO L’OFFERTA CULTURALE DEL COMUNE»
«A FRONTE del livello di spesa raggiunto, in particolare per il festival di musica barocca Purtimiro, c’è, da parte dei lughesi, una riduzione del grado di apprezzamento dell’offerta culturale prodotta dal Comune».
Ad affermarlo è Roberto Drei, consigliere comunale della lista ‘Per la Buona Politica’, che critica le politiche culturali dell’amministrazione comunale di Lugo.
Dal 2014 al 2016, precisa, «gli incassi delle varie manifestazioni hanno registrato un calo del 68% passando dai 172.450 euro incassati nel 2014, ai 55.062 euro del 2016, e nel 2017 il dato a preventivo, di 51mila euro, non presenta un’inversione di tendenza.
Cambia invece l’entità del contributo che il Comune versa al fondo per la gestione delle attività teatrali, passato dai 249mila euro del 2014 ai 526mila del 2016 e dunque più che raddoppiato in 3 anni».
La cultura, prosegue, «è un settore in cui le iniziative sono finanziate col denaro della collettività, ma di fronte al continuo calo degli incassi registrato negli anni di governo del sindaco Ranalli, l’assessore alla cultura avrebbe dovuto interrogarsi sull’offerta culturale che, come i dati dimostrano, fatica a incontrare il favore dei lughesi.
Sarebbe quindi necessario, secondo il nostro gruppo, individuare nuove linee di intervento e di collaborazione con altre realtà, che, ad esempio, non si limitino al rapporto con Pesaro in occasione della ricorrenza dei 150 anni della morte di Gioacchino Rossini».
UNA RIFLESSIONE PARTICOLARE, SOTTOLINEA DREI, «RIGUARDA LA RASSEGNA PURTIMIRO, LE CUI 2 EDIZIONI SONO COSTATE UN MILIONE DI EURO E HANNO REGISTRATO INCASSI PER POCO PIÙ DI 50MILA EURO: UNO SCHIAFFO ALLA COMUNITÀ LUGHESE IN UN PERIODO IN CUI HA DOVUTO FRONTEGGIARE LA PESANTE CRISI ECONOMICA, come testimonia il numero delle persone che nel 2017 si sono rivolte alla Caritas e alla San Vincenzo, aumentate del 13% rispetto al 2016.
Se questo è il prezzo che abbiamo pagato affinché il sindaco Ranalli andasse sulle pagine dei giornali nazionali con Purtimiro, non va dimenticato che è un prezzo pagato da tutti i lughesi, compresi i tanti che nel 2014 non si sono recati ai seggi».
l.m.
Da “Il Resto del Carlino” di mercoledì 17 gennaio 2018